La manifestazione quest’anno festeggia il traguardo delle trenta edizioni e spalanca le porte e i cancelli sulle bellezze nascoste, inaccessibili o sconosciute ai più dell’agrigentino.
Ed in occasione del trentennale la Delegazione FAI di Agrigento, il FAI Giovani ed il Giardino della Kolymbethra, presentano ben 9 aperture speciali, 7 ad Agrigento, e 3 a Favara, oltre al Treno storico che percorrerà la tratta Agrigento Centrale – Tempio di Vulcano, con visita al Giardino della Kolymbethra.
Ecco tutti i luoghi aperti con orario sabato e domenica: dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00: www.fondoambiente.it
Agrigento:
- Scala Reale e Alloggio Prefettizio del Palazzo della Provincia;
- “Esposizione storico – documentale della Polizia di Stato”, Palazzo Beppe Montana sede della Questura di Agrigento;
- Palazzo della Camera di Commercio;
- Circolo Empedocleo;
- Giardino Botanico;
- Giardino della Kolymbethra;
- Tempio di Vulcano e Treno Storico.
Favara:
- Biblioteca- Museo barone Mendola – Fondo antico;
- Palazzo Micciche’- Human Forest;
- Il volto di Sofia (Castello di Favara).
I dettagli dell’evento verranno comunicati martedì 22 marzo, alle 10,30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nell’Aula Consiliare “Luigi Giglia” del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (Piazza Aldo Moro, 1 – Agrigento).
Così il Capo delegazione FAI Agrigento, Giuseppe Taibi: “Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è, infatti, la missione del FAI che, proprio in questi tempi bui, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente. Tante le iniziative in programma grazie alla collaborazione tra Istituzioni ed Associazioni e con le tante scuole coinvolte. Saranno, infatti, 11 gli istituti scolastici che parteciperanno, 8 di Agrigento e 3 di Favara, con gli studenti Apprendisti Ciceroni, ragazzi che avranno l’occasione di accompagnare il pubblico alla scoperta del patrimonio di arte e natura del proprio territorio e di sentirsi direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità, diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari. Con le Giornate FAI di Primavera vogliamo riaccendere la speranza ed indicare con coraggio la luce oltre la pandemia, la guerra e la crisi climatica”, ha concluso Taibi.
Infine, il FAI – Fondo Ambiente Italiano, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuata non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.