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Tornare alla terra ed investire in agricoltura è la sfida intrapresa dall’agrigentino Francesco Milioto.

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Tornare alla terra ed investire in agricoltura è la sfida intrapresa dall’agrigentino Francesco Milioto.

Francesco, che oggi è tornato a vivere a Sant’Angelo Muxaro, dopo ave intrapreso la carriera militare si trasferisce nel Nord Italia per lavorare nel banco pescheria di una nota catena di ipermercati.

Dopo poco tempo, Francesco sviluppa attitudini e potenzialità, che gli permettono di fare carriera diventando responsabile di settore.

Dopo nove anni, però, Francesco capisce di non sentirsi pienamente soddisfatto e sente il richiamo della sua terra natia: la Sicilia.

Non solo, quindi, una naturale affezione per la propria terra, ma una precisa volontà di riscatto che nasce dalla sua personalissima idea di “reverse migration”.

La sfida di Francesco testimonia la volontà di riportare le proprie risorse umane e professionali, il proprio bagaglio di esperienze in un territorio mai pienamente valorizzato.

Così l’ex pescivendolo si licenzia dall’ipermercato e, così, con un futuro negli occhi e nelle mani, torna a Sant’Angelo Muxaro dove i suoi familiari possiedono diverse terre incolte.

Dopo qualche mese di riflessione, un giorno con un amico va a pescare al fiume Platani e su un albero vede uno sciame di api.

Con dei vestiti da apicoltore i due amici mettono lo sciame in una  cassa;  inizia, così, il sogno di produrre miele.

Oggi Francesco possiede settanta famiglie di api: “ Il mio sogno – racconta – è quello di riuscire a creare un’azienda agricola con l’apicoltura e  con tutto quello che mi può offrire la terra. Coltivo anche pistacchi e ulivi, ma il mio sogno è quello di avviare una apicoltura”.

Si tratta, infatti, della riscoperta di un mestiere che oggi si rinnova grazie alla tecnologia, ma anche per merito delle capacità visionarie di alcuni giovani, come Francesco, che stanno investendo nel settore e che portano alcune novità di rilievo come, ad esempio, il miele di borragine: “ Quest’anno – spiega Francesco – c’è stata, tra febbraio e marzo, una straordinaria fioritura di borragine. Così, ho fatto in anticipo il miele di borragine; non è stato tanto, ma ci siamo riusciti”.

Ma qual è la particolarità del miele di borragine? Così, Francesco Militato: “ Un miele molto delicato, ha un odore floreale ed è consigliato consumarlo la sera con tisane o latte. La pianta della borragine ha delle sostanze che calmanti e lassative ed il miele consumato la sera riesce a rilassare e a produrre gli effetti della pianta stessa”.       L’apicoltura biologica, ricordiamo, ha registrato un costante sviluppo, grazie alla maggiore consapevolezza dei consumatori in materia di ambiente e sicurezza alimentare. Il biologico, inoltre, favorisce le risorse rinnovabile, fa bene alla salute e all’ambiente.

Il miele che Francesco produce lo consuma in famiglia, per venderlo avrebbe bisogno di un laboratorio o  dovrebbe andare a“smielarlo” da terzi.

A Sant’Angelo Muxaro l’imprenditore ha in fase di realizzazione un laboratorio per la smielatura e la vendita al dettaglio. Questa bella storia l’abbiamo potuta raccontare grazie a Pier Filippo Spoto, un’ operatore culturale che da diversi anni promuove il territorio dei monti Sicani in tutto il mondo. Grazie a lui molte “storie sciane” di “malati di sicilitudine” stanno lentamente venendo alla luce. Francesco Milioto è una si queste.

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