Un altro equipaggio del Nucleo Radiomobile, in via Agesia da Siracusa nel quartiere Zen-San Filippo Neri, ha effettuato un servizio di controllo in alcune aree particolarmente sensibili rispetto al fenomeno dello spaccio. In una piazzuola pubblica, abilmente occultati in alcuni mobili in stato di abbandono, i militari hanno recuperato oltre 3 chili di hashish e due pistole.
Ancora il Nucleo Radiomobile, all’Albergheria, ha arrestato una donna, 39enne, già nota alle forze dell’ordine, per spaccio e furto di corrente elettrica, nella sua abitazione i militari hanno trovato circa 40 dosi tra crack e hashish e hanno accertato un allaccio fraudolento alla rete elettrica pubblica.
La Compagnia di Piazza Verdi, ha arrestato 5 persone tutte ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’abitazione di due coniugi, di 45 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, nel quartiere Villagrazia, grazie al prezioso fiuto del cane “Ron” del nucleo Cinofili cittadino, sono stati recuperati 10 chili di hashish.
Alla Guadagna un 30enne agrigentino, di notte, alla guida della propria autovettura, si è mostrato particolarmente nervoso nelle fasi della verifica dei documenti di guida e circolazione.
I militari avvalendosi anche in questo caso di un’unità cinofila lo hanno trovato in possesso di quasi 80 grammi tra crack, eroina e hashish.
Al villaggio Santa Rosalia, è stato un 47enne palermitano a finire in manette, oltre a mezzo etto di fumo, l’uomo aveva addosso circa 500 euro in banconote di piccolo taglio ritenute provento dell’illecita attività.
Infine, ad Aquino, i militari hanno controllato un arrestato domiciliare trovandolo fuori dalla propria abitazione a spacciare hashish, per lui è scattato l’arresto per evasione e spaccio; l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Palermo come assuntore di sostanze stupefacenti per uso non terapeutico.
Tutti gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. Sono in corso le indagini per l’individuazione dei canali di approvvigionamento dello stupefacente e delle persone che ne avevano materiale diponibilità oltre agli odierni indagati.
La droga sequestrata, che immessa nelle piazze di spaccio avrebbe potuto fruttare fino a 250.000 euro, è stata inviata al L.A.S.S.-Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti- del Comando Provinciale di Palermo per le verifiche ponderali e qualitative.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.